Abitanti nel 1991: 20.653
Il
territorio del comune di Montecatini si estende in pianura e collina per
17,66 kmq, nella media Valdinievole. Centro feudale, poi comune, ha
raggiunto l'assetto attuale nel 1940 dopo numerose e profonde modificazioni:
eretto in comunità con i decreti leopoldini del 1775 con il nome
di Montecatini Val di Nievole, nel 1905 gli vengono tolte le frazioni
di Bagni e di Pieve a Nievole che vanno a costituire comuni autonomi.
Nel 1934 a Bagni di Montecatini, che dal 1928 ha mutato il suo nome in
Montecatini Terme, vengono aggiunte due frazioni; infine nel 1940 il comune
di Montecatini Val di Nievole viene soppresso e aggregato parte in quello
di Montecatini Terme e parte in quello di Pieve a Nievole.
Il centro più antico del territorio è il paese di Montecatini
Alto, di origine forse romana (la zona era attraversata dalla via
Cassia che da Firenze per Pistoia giungeva a Lucca), ma sicuramente documentato
dopo l'anno Mille come castello dei conti di Maona, guelfi e filolucchesi.
Conteso ora da Pistoia ora da Lucca, il cui vescovado possedeva
dal 1079 parte del castello, e divenuto il centro militare più
importante della valle, anche grazie alle sue fortificazioni in posizione
dominante sul colle, Montecatini nel 1177 prese parte a fianco di Lucca
alla guerra che questa combatteva contro Pistoia. Costituito in comune
già nel corso del Duecento dopo aspre contese con i centri
confinanti, con la sconfitta guelfa a Montaperti fu sottoposto insieme
a tutta la Valdinievole all'autorità di un vicario imperiale fino
al 1271 quando Lucca ne entrò in possesso.
Nel 1315, Montecatini, da due anni sotto il dominio fiorentino, fu assediato
e vinto dalle forze ghibelline di Uguccione della Faggiola, ma nel 1328
la sua adesione alla Lega dei comuni della Valdinievole e la conseguente
sottomissione a Firenze provocarono la rivolta della fazione castrucciana
che riconsegnò il castello a Lucca. I fiorentini reagirono e dopo
un nuovo lungo assedio riuscirono a conquistarlo nel luglio 1330, quando
pare che recedessero dalla decisione di raderlo al suolo solo per il ricordo
dell'accoglienza fornita ai guelfi fiorentini esuli nel 1263: da allora
Montecatini restò fedele suddita di Firenze, divenendo sede
di una podesteria che nel 1430 fu unita a quella di Buggiano. Nel 1554,
mentre Firenze era impegnata nella guerra con Siena, Montecatini venne
occupato dalle truppe francesi e del ribelle antimediceo Piero Strozzi;
riconquistato l'anno seguente da Cosimo I fu punito con la distruzione
delle mura. L'attuale centro di Montecatini Terme ebbe origine solo
alla fine del Settecento sulla pianura bonificata da Pietro Leopoldo.
Fra i suoi cittadini va ricordato Ugolino da Montecatini (1348-1425),
illustre medico.
Montecatini, centro principale della Val di Nievole è distinta
in Montecatini Terme e Montecatini Alta. Circondata
da verdi colline ha anche molto verde al suo interno.
Centro di notorietà internazionale, con scenari che le rendono
palpabile la realtà dei primi decenni del '900 di cui forti sono
le impronte architettoniche di alberghi e stabilimenti termali.
La sua notorietà infatti prende spunto dalle acque termali
di cui già dal 1300 si conoscevano i benefici effetti per curare
il fegato.
Le sorgenti furono proprietà dei Medici prima e poi dei
Lorena. Fu proprio Leopoldo I nella seconda metà del '700 ad avviarne
lo sfruttamento, iniziando a realizzare l'attuale città con lo
scopo di valorizzare le antiche sorgenti.
L’affermazione di Montecatini Terme a livello Europeo si
ebbe appunto all'inizio del '900, accompagnata dai numerosi interventi
edilizi sia negli edifici di destinazione privata, che nei grandi
hotel, teatri, casinò, a volte di gusto prettamente liberty
ed a volte molto eclettici. Anche gli interventi del secondo dopoguerra
che cancellarono il patrimonio edilizio minore non hanno intaccato il
fascino inizio '900 che Montecatini riesce sempre non solo a mantenere
ma anche a trasmettere. Forse grazie alle iniziative culturali ed all'alone
di mondanità che una attenta gestione della politica cittadina
hanno saputo sempre alimentare.
Da vedere: Piazza del Popolo, ampio spazio aperto
nella seconda metà del Settecento. Accademia d’Arte
“D. Scalabrino” e Museo, dove sono raccolte oltre
duecento opere di artisti diversi, per lo più del ‘900.
Viale Verdi, è la principale strada cittadina e risale
al 1778. Vi si affacciano la coeva Palazzina Regia, voluta
da Pietro Leopoldo; il Palazzo Comunale del 1918, ispirato
ai palazzi fiorentini del Cinquecento, ha all’interno uno scalone
splendidamente decorato da Galileo Chini. Terme Leopoldine,
del 1777, modificate nel 1925 circa. Stabilimento Excelsior,
del 1915, ha forme neorinascimentali. Fu ampliato nel 1968. Stabilimento
Tamerici, decorato con maiolica policroma e vetrate di Galileo
Chini. Montecatini Alto, collegato con Montecatini Terme
anche con una funicolare del 1897, è un borgo documentato prima
del Mille. Vi sono rimaste tracce delle antiche mura e una torre medievale
in pietra. |
Parte storica riprodotta su autorizzazione della
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