un frullato composto da un cestino di fragoloni di coltura (120-150
gr ca)
il succo di un limone
3 cucchiai di sciroppo concentrato di fragole.
Con l'apposito apparecchio, montare la panna ben ferma dopo
aver messo all'inizio zucchero e sale e verso la fine 3 cucchiai del frullato
di fragola, ottenuto passando nel frullatore tutto quanto indicato negli
ingredienti. Distribuire il composto di panna alla fragola in 4 coppette
da macedonia, mettere in frigo per far un po' rapprendere. Mettere in frigo
anche il restante frullato di fragole. Al momento di portare in tavola,
aggiungere su ogni coppetta un paio di cucchiai del frullato, quindi servire
subito ben freddo.
Le fragole di marzo possono far sorgere
qualche perplessità. In effetti non si può certo definire
la sua stagione ottimale, ma vuoi per la rapidità dei trasporti,
vuoi per i miracoli della tecnica, ormai, pur con grave danno della saporosità,
si trovano le frutta più incredibili nelle stagioni meno naturalmente
vocate. Con questa scelta non intendiamo accodarci supinamente al malvezzo
dominante la società attuale: solamente, dovendola vivere concretamente,
di queste cose dobbiamo pur prenderne atto.
Semmai, nelle nostre intenzioni, il proporle vorrebbe avere un sapore di
provocazione, per mettere in risalto, ed in modo evidente, queste storture
di "produzione" e "mercato", attraverso l'enfatizzazione
del loro "non sapore" attraverso la lavorazione e le aggiunte
necessarie per recuperarne una saporosità interessante.
Una ricetta di Giuseppe Alessi
Fotografia di Kee-Ho Casati